Recupero Disco Danneggiato: Anamnesi prima di tutto
Recupero Dati 299 quale centro specialistico di Recupero Dati Hard Disk più conveniente, mette a disposizione di tutti questa guida al recupero dati hard disk.
AVVISO CRUCIALE: Se ci tenete ai dati e se ora UDITE SUONI dall'HD
che NON AVEVATE MAI SENTITO/NOTATO PRIMA
È INDISPENSABILE TENERE SPENTO IL DISCO !
Il rumore può SOLO ESSERE DI ORIGINE MECCANICA e un braccetto piegato ... NON LO SI RADDRIZZA di certo con un software.
In medicina, l'anamnesi è la raccolta particolareggiata delle notizie che riguardano il paziente.
Nel recupero dati, il disco oggetto di recupero dati viene appellato paziente.
Si tenga presente che questa guida l'abbiamo scritta per gli operatori del settore ICT che ci inoltrano i dischi dei loro clienti, poiché sbagliando approccio, tanti rovinavano il disco, ma la possono seguire tutti.
E' dimostrabile che siamo il centro di recupero dati hard disk nazionale più conveniente! poichè diamo le migliori garanzie su prezzi e costi, che sono certificati da inequivocabili listini a tariffe fisse.
In questa prima parte della guida, evidenziamo l'importanza di tenere il disco spento mentre si interroga il cliente (o se stessi) per stabilire se sia stato un evento particolare a generare il problema (urto, trasporto, caduta, eventi elettrici o rallentamenti sospetti) e fare il punto della situazione.
Non è neanche da dire, ma ribadiamo per l'ennesima volta il concetto: se l'HD ora dal suo interno emette rumori o suoni che non ha mai fatto prima, NON LO SI DEVE ACCENDERE PIÙ.
Lo si capisce da questa immagine; all'interno del disco, l'unico elemento che può brandeggiare è il braccetto che porta avanti e indietro le testine sopra (e quasi a contatto con) le superfici dei piatti.
Avete visto l'immagine? La non distanza è 0,0038 micron ovvero 3,8 millesimi di millesimi di millimetro. Di che entità basta che sia un colpo per modifica tale nullità di spazio?
Il rumore può essere causato ESCLUSIVAMENTE da qualcosa di perlomeno fuori posto che di conseguenza può strisciare e quindi graffiare i piatti con le conseguenze fatali e irrimediabili che mostriamo nelle foto che pubblichiamo sul nostro twitter.
Se invece l'HDD fa i suoni di sempre, aveva sempre funzionato bene e ha smesso di funzionare correttamente in occasione di un episodio particolare o dopo un trasporto, si deve obbligatoriamente prendere in seria considerazione l'ipotesi che l'hard disk abbia subìto un trauma meccanico o elettrico
PER CUI se i dati contenuti nell'hard disk sono importanti: questa guida va abbandonata ora!
in quanto in pochi ulteriori minuti di rotazione inizierà a fare rumori interni o a ticchettare, piuttosto sarebbe saggio aprirlo in atmosfera pulita, clean-bench, clean-room, e ispezionarlo.
STRA-OVVIAMENTE a maggior ragione se ora il disco, come evidenziato sopra, emette suoni dal suo interno che NON aveva MAI emesso PRIMA. Punto.
Le testine viaggiano a poche molecole d'aria di non distanza dalla superfice dei piatti i quali girano a 5400/7200 giri al minuto e un trauma avrebbe sicuramente alterato questa distanza: se si accende il disco si rischiano strisciate delle testine sui piatti.
In particolare se il disco ticchetta e se i TAC-TAC o TLACK-TLACK sono secchi e marcati, sul colpo il "pennino" rimbalzerà battendo sul piatto e solcandolo, vedi foto. Un disco con i piatti rovinati è irrecuperabile. Ri Punto.
Per cui bisogna far fare mente locale al cliente (o a se stessi) riconducendolo al tempo in cui tutto funzionava bene e ripercorrere le fasi che hanno portato l'hd dallo stato di "funzionante" a quello di "non funzionante".
Come si fa a diagnosticare un hard disk
Solo e soltanto se abbiamo la certezza che il disco 1) non abbia subito traumi e 2) faccia assolutamente gli stessi suoni che ha sempre fatto, possiamo provare ad alimentarlo.
Con i mezzi dell'informatico, PC, sistema operativo, esclusivamente se il disco viene riconosciuto dal BIOS, abbiamo la chance di diagnosticarlo, altrimenti abbiamo un disco che non viene riconosciuto e automaticamente diventa un caso per un centro recupero dati, nel qual caso contattateci per una consulenza gratuita.
Come si diagnostica un hard disk? Semplice, utilizzando l'efficiente sistema di autodiagnosi che ha ogni hard disk e che tramite qualche centinaio di software gratuiti si può andare ad interrogare: il sistema S.M.A.R.T. , acronimo che deriva da Self-Monitoring, Analysis and Reporting Technology.
Su questo passaggio toppano la maggior parte dei soggetti che non sanno o si scordano dello S.M.A.R.T., di conseguenza non diagnosticano il disco, lo tengono acceso quando andrebbe spento e mandato a dei professionisti del recupero dati e rovinano definitivamente il disco
Noi utilizziamo e suggeriamo Crystal Disk Info, tra l'altro nella versione portable che come per le altre app portable, non andrà ad appesantirci il sistema... in quanto non si installa.
CrystalDiskInfo in versione portable, si reperisce da questa pagina.
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